GIACOMO LEOPARDI
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Giuseppe Bonghi Introduzioni
a opere
Scritto a Recanati tra il 14 e il 23
dicembre 1817, con una postilla del 2
gennaio 1818. Come la coeva poesia in
terza rima (Il primo amore, 14-16
dicembre 1817) fu ispirato
dall’innamoramento per Geltrude Cassi
Lazzari, nata a Pesaro nel 1791 e morta
nel 1853, cugina di Monaldo e ospite in
quei giorni in casa Leopardi, sposata
con Giovanni Giuseppe Lazzari, che, nato
nel 1760, aveva ben 31 più di lei;
questo scritto fu pubblicato per la
prima vola in Scritti vari inediti di
Giacomo Leopardi dalla carte napoletane,
Firenze, Le Monnier 1906, col titolo Diario
d’amore. Ricordi d’infanzia e d’adolescenza
Edizione elettronica a cura di Giuseppe
Bonghi, La stesura di questi appunti, densissimi di riferimenti autobiografici, risale al 1819 tra marzo e maggio e furono pubblicati negli Scritti vari inediti di Giacomo Leopardi dalla carte napoletane, Firenze, Le Monnier 1906, e poi nelle Opere di Riccardo Bacchelli e Gino Scarpa, Milano, Officina Tipografica Gregoriana 1935, col titolo Appunti e ricordi per servire al romanzo autobiografico.
A varie riprese Leopardi aveva tentato
di scrivere una autobiografia, ma sempre
era stato in bilico tra le varie
soluzioni tecniche riguardanti la
struttura fondamentale di una
autobiografia, se dovesse cioè
riguardare in modo convincentemente
esauriente le varie tappe della propria
esistenza, con l'indicazione di fatti
importanti non solo letterariamente ma
anche "storicamente", quindi
verificabili, studiabili e analizzabili
anche attraverso fonti che non fossero
unicamente la sua scrittura, e una
autobiografia che riguardasse in modo
"mitico" la propria
esistenza, riducendo al minimo certi
fatti o aumentando a dismisura
l'importanza di altri, indipendentemente
da quello che avrebbe potuto esser
l'impatto con una lettura
"neutra". Certamente,
attraverso la lettura un po' attenta
dell'opera minore leopardiana possiamo
renderci conto di quanto sia importante
l'atteggiamento mentale dell'autore, che
apparentemente scrive solo per se
stesso, ma in effetti la sua mente
vigile tiene sempre presente la presenza
di un lettore critico e in qualche modo
anche partecipe alle sue vicende
personali. |