GIACOMO LEOPARDI
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Giuseppe Bonghi Biografia
"Cangiando spesse volte il
luogo della mia dimora, e fermandomi
dove più dove meno o mesi o anni,
m'avvidi che io non mi trovava mai
contento, mai nel mio centro, mai
naturalizzato in luogo alcuno, comunque
per altro ottimo, finattantochè io non
aveva delle rimembranze da attaccare a
quel tal luogo, alle stanze dove io
dimorava, alle vie, alle case che io
frequentava; le quali rimembranze non
consistevano in altro che in poter dire:
qui fui tanto tempo fa; qui, tanti mesi
sono, feci, vidi, udii la tal cosa; cosa
che del resto non sarà stata di alcun
momento; ma la ricordanza, il potermene
ricordare, me la rendeva importante e
dolce. Ed è manifesto che questa facoltà
e copia di ricordanze annesse ai luoghi
abitati da me, io non poteva averla se
non con successo di tempo, e col tempo
non mi poteva mancare. Però io era
sempre tristo in qualunque luogo nei
primi mesi, e coll'andar del tempo mi
trovava sempre divenuto contento ed
affezionato a qualunque luogo."
Così scriveva di sé Leopardi nello
Zibaldone in Firenze il 23 luglio 1827,
quando stava per cominciare la sua
grande stagione poetica. |