ALTRI
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“Tieste”:
Tieste ama segretamente la cognata Erope e dalla tresca nasce un bambino.
Il re Atreo, fratello di Tieste e marito di Erope, sottrae il figlio agli
amanti e giura di vendicarsi, ma poi finge di voler perdonare per
assecondare il desiderio della madre ed invita i due ad un convegno di
riappacificazione, durante il quale fa bere al fratello il sangue del
figlioletto da lui barbaramente ucciso: Tieste si toglie la vita mentre
Erope impazzisce e muore per il dolore. “Aiace”:
è imperniata sulla leggenda dell’eredità delle armi di Achille, di cui
è cenno nei “Sepolcri”: le
armi spetterebbero ad Aiace, ma Ulisse, con la complicità di Agamennone,
se ne impadronisce e l’eroe offeso decide di darsi la morte per salvare
ad un tempo la pace della patria ed il proprio onore. “Ricciarda”: Averardo, principe di Benevento, è in guerra col proprio fratellastro, Guelfo, principe di Salerno. Guelfo, sconfitto, si rifugia nei sotterranei del proprio castello, ove ha il sospetto che si trovi nascosto il nipote Guido, figlio di Averardo, che ama segretamente la cugina Ricciarda. Guelfo, per indurre il nipote a venire allo scoperto, grida di aver ucciso la propria figlia Ricciarda, e quando il giovane accorre, lo trafigge. Poi, preso dal furore, uccide la figlia e si dà la morte. |
Copyright © 1999 Luigi De Bellis