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Il Foscolo fu l’iniziatore della critica letteraria romantica che privilegia l’analisi del “contenuto” su quella della “forma”. Prima di lui, a partire dal Cinquecento, c’era stata la cosiddetta critica classicistica, che si limitava a verificare la fedeltà dell’opera moderna verso il modello classico prescelto e il rispetto delle regole pseudo-aristoteliche che i retori avevano prescritto per ciascun genere letterario. Il
Foscolo, invece, fu convinto assertore
che per ben intendere i testi letterari
si dovesse anzitutto indagare
profondamente nella personalità
dell’autore e nella condizione storica
del momento in cui l’opera fu
concepita. Fu ancora convinto
dell’inopportunità di qualsiasi
interpretazione che non venisse dopo una
seria indagine filologica circa
l’autenticità dei testi e la loro
rispondenza all’ultima volontà
dell’autore. E infine mise in rilievo
l’importanza primaria da attribuire
all’esame delle singole parole, i cui
significati storici si sono variamente
depositati nelle singole coscienze degli
uomini a seconda delle loro esperienze
esistenziali anche a livello subconscio.
Noi oggi usiamo una terminologia ignota
al Foscolo, ma egli voleva dir questo
quando scrisse: «...un segno solo della parola fa rivivere l’immagine tramandata altre volte da' sensi e trascurata per lunga età nella mente; un segno solo eccita la memoria a ragionare d’uomini, di cose, di tempi che pareano sepolti nella notte ove tace il passato» (“Dell’origine e dell’ufficio della letteratura”). La conoscenza dell’ambiente storico in cui visse l’autore e lo studio dei comportamenti di costui nelle sue relazioni con l’ambiente ci aiutano a penetrare il senso delle parole da lui usate e ci pongono nella condizione ottimale per intendere il significato estetico e morale della sua opera. Il lavoro del critico letterario è quindi anzitutto lavoro di psicologo. Dall’insegnamento del Foscolo derivarono due distinte “scuole”: una, detta estetica, ebbe il suo fondatore ed animatore nella grande personalità di Francesco De Sanctis; l’altra ebbe maestro indiscusso Giosue Carducci e fu detta positivistica o storica. |