Giuseppe Bonghi
Biografia
di
Torquato Tasso
Torquato
Tasso nasce a Sorrento nel 1544.
Ancora in tenera età,
deve seguire il padre in esilio prima a Roma, poi a Bergamo e ad Urbino.
Il distacco dalla natia Sorrento provoca in lui grande tristezza e il
motivo dell'esilio riecheggerà in molte sue opere. Nel 1559 la famiglia
si trasferisce a Venezia, dove Torquato scrive un primo abbozzo di un
poema sulle Crociate, il "Gerusalemme"; in seguito si iscrive
all'Università di Padova, dove studia filosofia ed eloquenza. A Padova
compone il poema cavalleresco "Rinaldo" e le prime poesie
amorose, e frequenta l'Accademia degli Eterei.
Nel 1565 il Tasso entra
alla corte degli Este; i primi anni sono felici, e tale ritrovata
tranquillità consente al poeta di terminare la "Gerusalemme
liberata" (1575) e di scrivere i "Discorsi dell'arte
poetica"; due anni prima era stata rappresentata la favola pastorale
in 5 atti "Aminta". Ma Tasso perde ben presto la serenità e
comincia a dare segni di esaurimento: la sua principale preoccupazione
sono le critiche alla Gerusalemme e il timore che l'opera non venga
giudicata ortodossa dalla Chiesa. Rivede lo scritto più volte e lo
sottopone due volte spontaneamente al giudizio dell'Inquisizione, che
pronuncia due sentenze di assoluzione. Soffrendo di manie di persecuzione,
viene rinchiuso nelle segrete del castello nel 1577; riuscito ad evadere,
viaggia per tutta l'Italia, ma nel 1579 è di nuovo a Ferrara; deluso
dall'accoglienza degli Este, attacca verbalmente il duca che lo rinchiude
nuovamente, anche per motivi politici (temeva che le professioni di eresia
di Tasso gli attirassero l'ira del papa, che già mostrava interesse per i
suoi possedimenti).
Durante i 7 anni di
prigionia scrive poesie e gran parte dei "Dialoghi", e difende
il suo poema (pubblicato nel 1581) dalle critiche con alcuni scritti
apologetici tra cui l' "Apologia della Gerusalemme" (1585). Nel
1586 l'intervento del Gonzaga porta alla sua scarcerazione e al
trasferimento a Mantova, ma ben presto ricomincia a viaggiare. I suoi
ultimi anni li trascorre tra Napoli e Roma, scrivendo il poema biblico
"Mondo creato" e i "Discorsi del poema eroico" (1594),
in cui riprende e modifica in senso pedagogico la teoria del poema epico
già trattata nei Discorsi dell'arte poetica. La continua revisione del
poema porta alla pubblicazione della "Gerusalemme conquistata"
edito nel 1593.
www.fausernet.novara.it/fauser/biblio/index007.htm